2018-03-25

Inciucio? No, ammoore!

Ieri, nel giro di una manciata di minuti, l'ira iconoclasta della sindaca di Roma si è abbattuta sul pregevole manufatto di Street Art in immagine. Virginia Raggi, dimostrando una efficienza invidiabile, che non le si conosce nell'ordinario mantenimento del "decoro urbano", ha fatto rimuovere dall'ASM l'offensivo "obbrobrio". Ma perché lei, creata da una costola del comico più irriverente d'Italia, e paladina di quel Movimento5stelle, dove - si dice - alligni una potente lobby gay determinante nelle scelte si è comportata così? Perché? Ah! Ah! Ah!

2018-03-17

L'affare Moro, spiriti, segreti e bugie

A quarant'anni dal sequestro restano i misteri. O meglio: si sa tutto tranne quello che non si saprà mai!

"Tra i partecipanti alla seduta vi ero io, che sono un economista, il professor Gobbo, che ha la cattedra a Bologna di politica economica, il professor Ciò, che ha l’incarico di economia applicata all’Università di Modena e che si interessa di energia, ma di petrolio, non di fluidi. Vi era anche suo fratello che è un biologo (non so di quale branca, anche se mi pare genetica) e vi era anche il professor Baldassarri che è economista, ha la cattedra di economia politica all’Università di Bologna. Tra le donne vi erano mia moglie, che fa l’economista, la moglie del professor Baldassarri, laureata in economia, ed altre che non so cosa facciano professionalmente." (Romano Prodi, audizione presso la commissione Moro, 10 giugno 1981).
Cosa faceva tutta questa bella gente importante e colta durante Il rapimento Moro? Una seduta spiritica, però non spiritica, era ludica, solo un gioco di società per divertirsi insieme, magari con gli spiriti ispiratori di don Sturzo e La Pira, per chiedere dove fosse finito Moro, visto che tutti lo cercavano. Mentre Moro, prigioniero, scrive lettere alla DC - della quale Prodi è esponente di spicco - perché tratti la sua liberazione, queste rispettate colonne della società, riunite per un weekend nella campagna bolognese, mangiano, bevono e si dilettano, per ammazzare il tempo, a imbastire una seduta spiritica. Però a queste cose mica credono. Anzi Prodi, in commissione, è finanche imbarazzato a parlarne. E sì: manovrando il piattino è venuto fuori il nome Gradoli (la via del covo dei sequestratori), ma pensavano tutti che fosse una località in provincia di Viterbo. Comunque Prodi va a Roma e, poiché si considera una persona "ragionevole", racconta la storia a chi di dovere. Non se ne fa niente. Il Ministro degli Interni, poi presidente, Kossiga (con la k come si scriveva allora) sostiene che a Roma una via Gradoli neppure ci sia. Eppure due giorni dopo il sequestro due agenti erano già andati in quella via e avevano bussato alla porta del covo che non si era aperta. Così se ne erano andati. Mah!

2018-03-08

Grillo non c'è più... ma "ogne scarrafone è bell'a mamma soja"


Figura 1 (fonte Wikipedia)
Chi esprime liberamente la sua opinione critica e ben motivata senza accettare supinamente le decisioni di coloro che hanno il potere del comando ben difficilmente fa carriera. Chi si adegua con convinzione va avanti facilmente.
Guardate Di Maio: non una idea originale in testa, vestito perennemente da venditore del libro del Mormone, con la faccia da pretino perbenino che si ritrova, quanta strada ha fatto. Magari adesso potrà finalmente dire la sua, Casaleggio & C. permettendo.
Visto che Grillo si è defilato, ovviamente senza disconoscere la sua creatura e ha dismesso il "vaffa!" a lui tanto congeniale, se ne approprieranno altri ad ogni buona occasione.
Tuttavia si fatica a comprendere coloro che hanno odiato aprioristicamente i pentastellati.
Vabbè, non sono mai stati "compagni", però chissenefrega! È da mo che una sinistra degna di questo nome non alberga più "tra le genti del bel paese là dove 'l sì suona".
I cinquestelle, all'inizio, quando Grillo riempiva prima i teatri e poi le piazze, almeno erano ruspanti e facevano ben sperare; poi è arrivato Casaleggio e sono arrivati i voti, tanti, sempre di più e hanno fatto ideologicamente flop (perché in fondo una ideologia l'avevano: libertaria, ecologista - quando Grillo provocatoriamente sosteneva che un litro di benzina avrebbe dovuto costare non uno, ma dieci euro, considerando l'inquinamento che causa e si scagliava contro l'invasione della plastica e la pubblicità e il mito del PIL a crescita illimitata - caustica, protestataria, contestatrice del sistema - che non significa necessariamente "antisistema").
Al primo boom della tornata elettorale 2013 si era capita chiaramente la volontà di cambiamento degli italiani (vedi fig.1). Se il M5S avesse solo un po' provato a mettersi alla prova come ora sembra intenzionato a fare aprendosi a destra e a manca e come allora molti gli chiesero, magari chissà che non si sarebbero persi altri cinque anni. E se "gli altri", invece di inanellare malgoverni che imperterriti proseguivano negli errori dei precedenti, fossero stati più attenti al monito delle urne, forse non si sarebbe arrivati allo stallo attuale.
Ma si sa: del senno del poi sono piene le fosse.

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