2012-07-13

Da Berlino. Torna Silvio torna!


Uno se ne va qualche giorno a Berlino, stacca dall'angoscia del "dacci oggi il nostro spread quotidiano" tanto caro ai media nostrani, forieri - purtroppo non infondatamente - di catastrofiche notizie.
Stacca mentalmente e sta subito meglio non solo per il fresco (il tempo in Germania non è un granché), ma soprattutto perchè mangiare e bere costa assai meno che a Milano, i locali senza eccessive pretese sono tantissimi, le persone non se la tirano come da noi e vivono in maniera decisamente più rilassata. Andare a zonzo per la città a piedi o in bicicletta e con la U-Bahn ed la S-Bahn, poi, è un piacere.
Berlino si sa è Berlino, non la Germania: una città sempre un po' senza soldi, scapestrata, ma "sexy", come dice il suo sindaco. E così, pare, i berlinesi vogliono che resti.

Uno stacca, poi torna in Italia. L'economia va di male in peggio. E'tte pareva! Se qualcuno davvero ha creduto alle panzane sulla decisiva vittoria italiana all'ultimo vertice di Bruxelles o era un illuso o era un idiota.
Ma più che il tormentone della crisi senza fine è "la politica" che subito ti attanaglia lo stomaco.
Di che si sproloquia? Ma del ritorno del Fanfulla da Arcore, diamine, di che altro? Quasi se ne fosse davvero andato e non tenesse saldamente per le palle Monti, il suo Passera, i suoi passerotti e il fido Angelino fosse qualcosa di più di una marionetta nelle sue mani. L'Alfano. Pare che dopo l'ennesima genuflessione davanti al suo boss l'abbiano visto piangere, e ne ha ben donde.
Berlusconi c'è - deve pur salvaguardare i suoi interessi aziendali - e i suoi fan fanno la hola. C'è da scommettere che questa volta non si presenterà più come l'uomo dei miracoli, ma come la mamma salvifica dei suoi figli derelitti. Ti può far venir voglia di vomitare, ma questa è l'Italia e forse ce la meritiamo pure.
Alla facciazza di chi lo dava per finito lui c'è e ci riproverà. Ora che la sbornia pro Monti (anche grazie alle non poche cazzate dell'esimio Prof e dei suoi colleghi sponsorizzati dall'uomo del Colle) sta finendo c'è da scommettere che molti torneranno a seguirlo.
Quanti non so e non penso che nessuno sia in grado di dirlo. Scrivevo l'1 luglio, prima della nuova auto candidatura a premier: "Non sarebbe la prima volta che Berlusconi si dimostra capace di clamorose rimonte e tuttora tra i suoi e la Lega, nonostante i disastri e l'immagine devastata, continuano a essere ben oltre il 20 per cento. Un loro ritorno diretto al governo è la maggiore disgrazia che potrebbe capitare." [1]
Sembra proprio che al peggio non ci sia mai fine e chi spera in un exploit dei grillini tanto strepitoso dal portarli a diventare il primo partito italiano mi sembra francamente accecato.



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