2011-08-18

Manovra economica. Sette punti che non salveranno il mondo

Risposta pubblica alla mia amica Cristina che ha stilato un elenco di punti alternativi alle proposte governative

I 7 punti di Mariacristina, non iscritta ad alcun partito
(pubblicata il giorno lunedì 15 agosto 2011 alle ore 11.24)

1) razionalizzazione della Pubblica Amministrazione, con redistribuzione del personale, eliminazione dei doppi incarichi, delle consulenze esterne (giustificate solo in mancanza di personale interno qualificato): il che vorrebbe dire risparmio e funzionalità, e aumento di posti di lavoro in luogo dei doppi incarichi, accorpamento di servizi per piccoli comuni, ok abolizione provincie piccole [perché le grandi servono a qualcosa a parte piazzare personale politico in transito o dismesso e distribuire posti e fondi agli amici?].
2) Riforma della giustizia (non nel senso berlusconiano), con accelerazione delle procedure e accorpamento di uffici (potenziando l'informatica, si può) [per potere si può da lunga pezza, ma non lo si fa per scelta – e non sarebbe neppure costoso] e di tribunali poco distanti, lasciando magari uno sportello per le pratiche e le certificazioni: non si ha idea di quanto denaro sia bloccato per cause e pignoramenti, e non circola. Udienze fissate per le conclusioni anche a sei otto anni di distanza, cancellerie che a esecuzione immobiliare conclusa ci mettono anche più di un anno a emettere mandati per pagare le somme ripartite ai creditori; l'Italia sarebbe meno temibile per investitori esteri [meno temibile anche se la mentalità di troppi giudici fosse un po’ meno medioevale].
3) Riduzione delle indennità parlamentari, lasciando magari i privilegi [diciamo pure immediato dimezzamento e drastica eliminazione dei privilegi] sinché sono in carica... se no, chi glielo fa fare di candidarsi? [caz…! Tanto di guadagnato se questi parlamentari non si ricandidano, anzi che si dimettano pure da subito. Magari meno guadagnano più si candideranno quelli ai quali davvero interessa la politica. Personalmente proporrei per i parlamentari anche un test culturale d’ingresso, un po’ come quelli che l’Invalsi prepara per gli studenti di terza media (non parliamo di superiori). Se ne vedrebbero delle belle! Magari così il Fanfulla da Arcore non sarebbe mai entrato in politica… ] però, se li vogliono ancora, devono meritare di essere rieletti; blocco delle retribuzioni ai mega dirigenti di enti etc (diritti acquisiti) [non c’è mai stato tutto questo rispetto per i diritti acquisiti dei lavoratori. Direi che stipendi e pensioni superiori ai 5000 euro mensili dovrebbero essere bruscamente bloccati e i ricavi ridistribuiti tra pensioni e stipendi che non raggiungono, o raggiungono a stento, i mille euro mensili. Questa ridistribuzione rimetterebbe davvero in moto l’economia] quando decadono, i successivi avranno retribuzioni dimezzate; vitalizi aboliti, pensioni adeguate ai contributi versati.
4) grandi opere e commesse:benestare degli enti locali, controllo sugli appalti, penali sui ritardi. e finiamola, la salerno reggio calabria, buttiamo a mare il Ponte, e chiediamoci se la Tav serve davvero, e ancora.
5) riforma elettorale: dobbiamo poter scegliere le persone, magari ne cucchiamo qualcuna che si faccia meno gli affari suoi. Prima mi sembrava meno sporca, la politica, il che è tutto dire, e c'erano persone con il senso della politica, comunque.
6) aumento dell'iva sui beni di lusso (si sottolinea che la cultura non è un lusso) e "viziosi": i beni di sopravvivenza devono essere accessibili, chi ha di più può spendere di più, chi ha vizi, cerchi di smettere così risparmia; diminuzione delle imposte sulla benzina, che è uno strumento di lavoro [sì va be’ sarà anche strumento di lavoro, ma tutti i genitori che con il loro mastodontici suv portano a scuola i pargoli e - se potessero – entrerebbero direttamente nelle aule, dovrebbero pagarla 10 volte tanto la benzina! E poi non dimentichiamo che abbiamo problemi d’inquinamento tanto gravi che le tasse sul petrolio e i suoi derivati dovrebbero servire soltanto a promuovere misure alternative all’emissione di co2 che ha prodotto danni probabilmente ormai irreversibili]; smettere di tagliare fondi a regioni e comuni, che in pratica si finisce sempre a pesare su chi ha bisogno dei servizi; no alla svendita dei beni statali (se no, cosa resta a garantire il debito pubblico?) ma tassazione più alta sugli immobili di lusso (valutazione di mercato) ed anche in base alla quantità di immobili posseduti, ancor più se sfittii.
7) ok la tracciabilità dei pagamenti, no colpire i patrimoni scudati [e perché mai non dovrebbero pagare una tassa sul patrimonio come anche tutti coloro che possiedono un patrimonio ingente e non pagano una madonna!], un patto è un patto, [questo stato rispetta i patti solo con i ricchi mai con i pensionati, gli operai e i lavoratori dipendenti a basso reddito, anzi si parla di un ulteriore scudamento e condono] e lo stato deve restare credibile (sigh!), deducibilità al 5% di tutti gli scontrini e ricevute di pagamento che uno accumula durante l'anno. (E' un'idea balzana?) [Se si riuscisse a far pagare l’Iva dovuta ai bottegai senza ripagarla ad ogni passaggio sarebbe gran cosa – così come impedire seriamente l’evasione delle tasse ai suddetti bottegai, liberi professionisti e “imprenditori”]
Per chi avesse avuto il coraggio di leggere sin qui... Le opinioni e le critiche sono gradite, ed anche eventuali punti 8, 9 etc. che vi venissero in mente. Ovviamente non ho nessuna idea delle cifre che i miei 7 punti metterebbero in gioco, se sarebbero sufficienti o meno... E' solo un abbozzo, però ho cercato di pensare dove si potrebbe colpire senza mettere in repentaglio posti di lavoro, stato sociale, stipendi... che senza questa base, non ci possa essere ripresa di consumi, ci arriva anche un bambino.

[Tante sono le cose che si potrebbero aggiungere, ma mi starebbero particolarmente a cuore, perché nessuno ha il coraggio di proporle seriamente: l’abolizione immediata dell’8 per mille alla chiesa cattolica e parimenti l’abolizione di qualsiasi altro privilegio al Vaticano (tasse e quant’altro), l’eliminazione dei contributi nazionali e regionali alle scuole private e la vendita al miglior offerente (Berlusconi no, ovvio!) della Rai (escluso rai news 24 come canale informativo pubblico)*]

* Capisco che queste chiose ai tuoi punti sembreranno a taluni un tantino drastiche, ma se è vero che la catastrofe è alle porte, i pannicelli caldi del PD e cosiddette sinistre possono metterseli sotto il culo, per scaldare le poltrone alle quali sono così saldamente attaccati, i mentalmente decrepiti dirigenti.
Tranquilli, comunque. Del tuo encomiabile sforzo per distillare sette punti e delle mie considerazioni non frega niente a nessuno. Ce la suoniamo e ce la cantiamo fra di noi così, tanto per sfogarci un po’, ma la realtà, quella che ci precipita sempre più giù, è altrove.
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