2011-02-04

Dita alzate al cielo in parlamento e sultani di Sicilia

Rocco Girlanda. Un dito per tutti gli italiani

Eloquente dito alzato verso gli eterni sconfitti dell'opposizione (che, in assoluta mancanza d'idee, si autoflagellano).
Sarebbe soltanto il segno della "cultura" politica di questi parlamentari scelti direttamente dai loro leader (bella democrazia la nostra!) se non fosse l'emblematica rappresentazione di tutti i 315 parlamentari che hanno avallato la barzelletta di Berlusconi: "Ma io credevo che fosse la nipote di Mubarak!". Questa infatti l'incredibile linea difensiva per sfuggire alla concussione, quasi, fosse vero, il "nepotismo" potesse costituire una nobile motivazione anziché un'aggravante.

Gramellini su La Stampa scrive:
I sultani di Sicilia
Dopo attente riflessioni, la commissione incaricata di ridurre il numero dei consiglieri regionali siciliani da 90 a 70 ha deciso di soprassedere, «ben altri» essendo i problemi dell’isola. Non che abbia minimamente influito, ma per la completezza dell’informazione gioverà aggiungere che la commissione era composta dai consiglieri regionali medesimi. Il loro senso di responsabilità è al di sopra di ogni sospetto: di recente si sono ridotti lo stipendio del 10%. E’ vero, se ne sono aggiunti un altro 10%, alla voce «aggiornamenti culturali». Ma la cultura è importante. Come i viaggi di lavoro, del resto: 490 mila euro l’anno. E però non di sola cultura e di soli viaggi vive l’uomo. Così l’Assemblea regionale ha posto fine allo scandalo del ristorante interno, dove un pasto completo costava 11 euro. Il menu è stato raddoppiato (classico ed etnico), e il conto ridotto a 9. C’è poco da ridere: anche un risparmio di 2 euro può aiutare il bilancio familiare di persone che ne percepiscono appena 19.400 al mese, lordi.
Qualche lettore si starà domandando come mai i cittadini siciliani accettino questo scandalo finanziato dalle loro tasse (per inciso anche dalle nostre) senza ribellarsi. L’indole fatalista? Forse. Ma soprattutto il clientelismo: Palermo ha oltre ventimila dipendenti comunali. Per pagare i quali, a gennaio, il sindaco ha dovuto attingere ai fondi inviati da Roma per togliere la spazzatura dalle strade. Ventimila dipendenti, in effetti, sono un po’ troppi. Andrebbero ridotti, ma niente paura: se ne occuperà la prossima commissione.


Lo riporto per intero perchè questo atteggiamento non è solo siciliano, ma si può benissimo estendere agli eletti al Parlamento e ai vari Consigli d'Italia. Non che manchino le persone per bene, ma tutti, e non solo quelli della maggioranza, sembrano considerare le laute prebende legate ai loro incarichi diritti intangibili.
Un Esempio? Scrive oggi il Corriere: Il Consiglio regionale a Roma costa più della presidenza federale tedesca. Gli stanziamenti per le spese di rappresentanza del presidente del Consiglio regionale sono passati da una cifra già astronomica di un milione e mezzo di euro a quella, siderale, di un milione 841 mila euro: 23 volte quello che tre anni prima aveva a disposizione il presidente della Repubblica tedesca Horst Kohler.
La lettura dell'intero articolo di Sergio Rizzo Lazio batte Germania 23 a 1 è edificante.
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