2011-01-21

Berlusconi ha regalato un milione e mezzo anche a Dell'Utri

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Berlusconi è buono e generoso. Distribuisce soldi a profusione. Lo fa con slancio perché ha bisogno d'amore e riconoscenza.
A beneficiarne non sono soltanto le procaci signorine che alloggiano a sue spese, ricevendo buste gonfie di euro, doni e, talvolta, un seggio in Regione nel "listino" di Formigoni (quando non un seggio in parlamento e, perché no, un ministero).
Anche i maschi godono dei sui favori. Di Lele Mora e il fido Fede s'è sentito in questi giorni.
Ora salta fuori anche un bonifico per un milione e mezzo di euro a Dell'Utri, l'amico siciliano, in profondo rosso sui conti correnti della banca - commissariata e in sospetto di riciclaggio - di Verdini, coordinatore del PdL.
Ne saltano fuori di nuove in continuazione, ma alla fine di proprio nuovo c'è ben poco.
I cablo pubblicati da Wikileaks parlavano anche delle feste di Berlusconi, definito dall'incaricata d'affari americana a Roma Elizabeth Dibble ''inetto, vanitoso e incapace come leader'', ''fisicamente e politicamente debole'' provato dalle ''frequenti lunghe nottate" e "l'inclinazione ai party" che non gli consentono di "riposare a sufficienza''. Le sue feste venivano definite ''selvagge''.
Le intercettazioni, fatte trapelare dai parlamentari che le hanno avute tra le mani, non fanno che confermare cose arcinote.
Quale la linea di difesa? Ciascuno di sé, e dei propri soldi, deve poter fare ciò che vuole. Ineccepibile (e i difensori ad oltranza del cavaliere dovrebbero ricordarsene anche quando vogliono imporre di vivere a chi vuole morire). L'unico limite alla libertà individuale è il rispetto delle leggi e delle regole che permettono a tutti di esercitare il medesimo diritto alla libertà.
Fondamentale per la libertà di ciascuno è che l'esercizio della libertà di chi è più forte non danneggi in alcun modo chi è più debole.
Tutto bene. Il resto è stucchevole moralismo e ipocrisia.
Il problema è che Berlusconi ha più volte travalicato i limiti della legalità addirittura piegando le leggi alle sue personali necessità pur di sfuggire alla magistratura. Come ci sia riuscito non è un mistero. Lo strapotere economico e mediatico ha convogliato sul suo libro paga una tale quantità di individui in debito di riconoscenza da permettergli, finora, qualsiasi cosa. La sua mentalità è tipica di chi si sente onnipotente. Tutto è in vendita e tutti possono essere comperati.
Le sue "puttane" come ormai tutti dicono apertamente, sono ben misera cosa a confronto delle "puttane" mediatiche, per lo più di sesso maschile, al suo diretto servizio sui giornali e sulle reti televisive, indifferentemente, di sua proprietà o pubbliche.
Il berlusconismo è un tale intreccio di collusioni che può crollare da un momento all'altro, come accaduto a Ben Ali in Tunisia, ma può anche durare ancora a lungo.
Ciò che è peggio è che Berlusconi ad un certo punto potrebbe mollare la presa, per una ragione o per l'altra, ma non finirà con lui l'intreccio di interessi, pressioni economiche, egoismi ed ingiustizie sociali generate da oltre quindici anni d'imbarbarimento della vita pubblica in assenza di qualsiasi credibile opposizione.
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