2010-10-14

Cile. Il crollo nella miniera di proprietà di un'impresa che violava tutte le regole di sicurezza sul lavoro

A fronte della spettacolarizzazione del recupero dei minatori cileni e della vergogna dei media che hanno fatto del salvataggio - per fortuna questa volta a lieto fine - un reality show, lo scrittore Luis Sepulveda sottolinea come la mancanza di sicurezza sul lavoro sia il vero dato saliente della vicenda. Sepulveda (omonimo del minatore che regala pietre nel video) rileva anche come "il presidente Piñera ha ringraziato Dio e la nomenclatura per ordine di importanza negli incarichi, dimenticando di ringraziare i minatori della Pennsylvania, che avendo sperimentato una tragedia simile si sono fatti solidali con i loro lontani colleghi di Atacama e hanno messo a disposizione le conoscenze tecniche - la cultura mineraria - e parte dei macchinari che hanno reso possibile il salvataggio."
Tanti i gesti religiosi nello show di Piñera, ma neanche una parola sulle responsabilità della destra cilena che si oppone a qualsiasi regolamentazione della sicurezza sul lavoro. Del resto del colpevole atteggiamento governativo nei confronti della sicurezza sul lavoro ne sappiamo qualcosa anche qui in Italia.

Non stupisce allora che Il Sole 24 Ore, giornale della Confindustria, se ne esca sul recupero dei minatori con un pezzo folcloristico, dell'inviato Del Rin.
Già dal titolo Miracolo a Copiapò si capisce l'ipostazione. Tanto colore, tanta religione, tanta ammirazione per il presidente Sebastian Piñera e moglie (la primera dama), per "la meraviglia della tecnologia cilena, l'efficienza dell'organizzazione" e per Javier Soto, un pastore evangelico, che dice «questo è un miracolo di Dio».
Né ci si ferma lì. In conclusione si inneggia - "Plutonite a me gli occhi!" - agli "occhiali tricolore" di Luxottica necessari per difendere i minatori dalla luce... dei riflettori visto che è notte fonda! E poi ancora non si perde occasione per citare la macchina dell'Enel Green Power e i macchinari bergamaschi di tesatura della Tesmec di Grassobbio (per mantenere in tensione le funi) e le gru per attrezzare le trivelle di perforazione della Fassi Gru di Albino.
Di tutto e di più, ma ben ci si guarda dal parlare di sicurezza sul lavoro.

Per gli articoli a confronto vedere Il Cile che rinasce dal sottosuolo - Miracolo a Copiapò
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