2008-09-30

Buio profondo. C'era una volta in America

Borse sulle montagne russe. Giù di sette su di cinque punti da un giorno all'altro. De profundis per il mercato. Sotto accusa l'iper liberismo osannato fino a ieri. Almeno settecento miliardi di euro dei contribuenti americani per salvare le banche - ma non si trovano pochi miliardi di dollari per salvare dalla fame milioni di bambini nel mondo.
E adesso tutti lì a scongiurare che il parco buoi, le vacche da mungere, i piccoli risparmiatori insomma, non si lascino prendere dal panico. Tutti lì a rassicurarli che in Italia non corriamo troppi rischi perché le nostre banche sono poco inclini a investire a rischio (i rischi li scaricano sui clienti!). Ma in realtà nessuno sa cosa succederà davvero.

2008-09-26

Educazione sessuale? No grazie!

I giovani italiani sono un mezzo disastro. La metà ritiene l'educazione sessuale "inutile" e per due su tre la protezione nei confronti di gravidanze indesiderate è compito "di lei". Sono alcuni dei risultati di un sondaggio della Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia, la SIGO, presentati oggi a Londra, in occasione della giornata mondiale della contraccezione che si celebra il 26 settembre.

Che i ragazzi italiani non fossero tra i più svegli lo sospettavamo da tempo. Non è tutta colpa loro però. Quindici anni di Cavalier Braghettoni & C. avrebbero segnato chiunque. Figurarsi noi italiani con alle spalle gli anni 80 della Milano da bere e una chiesa alla quale assegniamo l'8 per mille dei nostri redditi di default! La gradita sorpresa è che, nonostante tutto, se ne salva un terzo. E vai!

Alitalia: sceneggiata all'italiana

Ci avrei scommesso! Voi no? Troppi gli ingorghi di interessi in gioco. (Ne avevo già scritto nel post Alitalia, Colaninno, Telecom, Tronchetti Provera, Geronzi... Pay Me, Pay Me, Pay Me my money down e non c'è nulla da aggiungere).
Epifani dovrebbe dimettersi... se non fosse anche lui come gli altri, ma in tal caso non sarebbe a capo della CGIL.
Resta il fatto che a pagare il papocchio saremo noi italiani, non certo il Cav, titolare dei più grandi conflitti d'interesse del mondo, che si depura nei centri-benessere di Mességué.

Chi cerca ulteriori informazioni sulla credibilità di due degli attori in campo vada a leggersi Primo tempo libro intervista di Roberto Colaninno con Rinaldo Gianola. Tra l'altro a un certo punto si parla di un articolo di Lerner su Repubblica. In un incontro con l'allora presidente del consiglio D'Alema - mai smentito - Bernabè, ai tempi come oggi amministratore delegato di Telecom (dopo il disarcionamento ad opera di Colaninno e la spolpante gestione Provera) disse: "Saranno centinaia di migliaia, domani, gli italiani che correranno a comprare in Borsa i titoli del grande affare che tu, D’Alema, hai magnificato. Un errore catastrofico. Dopo il boom, puntuale, verrà il crollo. La conquista di Telecom da parte di Olivetti si rivelerà per quello che è, una bolla di sapone. Le banche d’affari ci avranno guadagnato un mucchio di soldi, ma sul terreno resteranno migliaia di cadaveri. Tutti sul conto del governo di sinistra, colpevole di aver sponsorizzato un’operazione inconsistente, senza uguali dai tempi di Sindona." In effetti Olivetti, in pratica, non esiste più e la Telecom allora arraffata da Colaninno - magari con ottime intenzioni - sappiamo che fine a fatto.
In quanto a Toto, che porta in dote all'Alitalia i debiti Air One, è di oggi una sua lettera al Sole 24 ore nella quale sostiene che la sua è un'azienda sana. Gli risponde il direttore De Bortoli, non certo un pericoloso comunista, che basta leggere il bilancio per vedere una perdita, nel 2007, di 32,66 milioni di euro e un indebitamento per complessivi 896 milioni [sic!].

2008-09-23

Scuole elementari: grembiulini made in Pavia

Maestro unico, grembiule unico, pensiero unico. Finalmente un po’ di sano egualitarismo. Era ora che qualcuno ci pensasse seriamente. Dobbiamo essere grati, in sede nazionale, all’avvocatessa lombardo-calabra Maria Stella Gelmini, ministro dell’istruzione e, in sede locale, all’assessore provinciale della Lega, Angelo Ciocca (per fortuna, dopo gli spot elettorali, il Cavaliere, impegnato ad evitare che qualche “toga rossa” gli condanni Mills, l'uomo da seicentomila dollari, non ci pensa proprio ad abolire quella benefica istituzione per i funzionati di partito che sono le provincie). Il Ciocca dunque, preoccupato dalla mancanza d’uguaglianza allignante nelle italiche scuole, ha avuto una geniale pensata. Grembiulini uguali, e a prezzo politico, per gli alunni della provincia di Pavia. Cos’è tutto questo disordine? Come si può permettere alle maestre di decidere se adottare o meno il grembiulino o, addirittura, sceglierne fattura e colori. È o non è l’Italia in generale, e la Lombardia in particolare, capitale mondiale della moda? Sono o non sono superiori a tutti, i nostri stilisti? Si scateni la fantasia, senza però dimenticare quanto è bello il verde delle nostre valli, gialla la polenta e lucente l’armatura d’Alberto di Giussano. Si faccia un concorso e vinca il migliore. Qual è quel genitore che non sarà ben felice di sborsare almeno dieci euro per un grembiule firmato da uno stilista? Un vero affare! L’assessore calcola una commessa superiore a ventimila grembiulini. Un business da far gola a chiunque. Dieci euro a grembiulino, per i meno abbienti, fanno, minimo, duecentomila euro. Poi tutti ‘sti grembiuli, in tessuto da non stirare per andare incontro alle esigenze materne, li facciamo confezionare alle industrie tessili della Lomellina - in sofferenza per quei cinesi più invadenti delle zanzare - o, meglio ancora, all’Arsenale pavese, 22° stabilimento Genio Militare. Tutti in fila per tre. Serrare le righe. Avanti marsc! Destr-sinistr, destr-sinistr, destr-destr-destr…

2008-09-21

Alitalia, Colaninno, Telecom, Tronchetti Provera, Geronzi... Pay Me, Pay Me, Pay Me my money down



Dice il sindacalista (?) Bonanni (poco dignitosamente):
"Basterebbe una telefonata di Epifani a Colanninno"
Già, Roberto Colaninno!
Quello che come amministratore delegato Olivetti dichiarava, nel maggio 1997, l'obiettivo di raggiungere il pareggio... entro la fine dell'anno. E una volta ripristinata la credibilità finanziaria e industriale del gruppo di Ivrea...
Che fine ha fatto l'Olivetti che nell'1985 con l'M24 era prima produttrice di computer in Europa e seconda nel mondo?
Disciolta nella Telecom come in un acido.
Colaninno, quello dell'operazione di acquisizione della Telecom appunto (oggi controllata dalla spagnola Telefònica), confortato, ai tempi, da D'Alema. Telecom poi finita, prima d'emigrare in Spagna, nelle mani di Tronchetti Provera (sempre usando soldi nostri maneggiati dalle banche, mentre ai furboni del quartierone vanno i profitti).
Colaninno, quello condannato a quattro anni e un mese per il crack Italcase-Bagaglino nel dicembre 2006 e interdetto dai pubblici uffici per 5 anni - pene condonate grazie alla legge sull'indulto. Condanna condivisa con il grande banchiere Cesare Geronzi (indagato anche, a più riprese, per frode fiscale, estorsione, falso in bilancio, responsabile diretto del crack MMP e coinvolto in quello Cirio e Parmalat - tutte vicende costate un sacco di soldi agli italiani).
Tuttavia Colaninno è capocordata Alitalia e Geronzi è tranquillamente alla presidenza di Mediobanca - candidato vice presidente Tronchetti Provera - nel cui consiglio d'amministrazione è entrata trionfalmente Marina, figlia di... ma si sempre lui, il Cav, il signor B. che detiene, anche di questa banca, una bella fettina.
E il cerchio si chiude. Colaninno, Tronchetti, Geronzi... verrebbe una facile rima che evitiamo sia per buon gusto, sia perché la lista non si ferma qui. Collegato a questi signori c'è tutto il Gota finanziario-politico-industriale italiano. I furboni del quartierone appunto, non i furbetti del quartierino.
Nota finale: quelle scritte non sono invenzioni di un blogghista pazzo, bensì cose verificabili che qualsiasi giornalista mediamente informato conosce, ma che spesso dimentica.

2008-09-19

Alitalia. Dialogo tra leghisti al bar

La lega vöra no. L'ha dit ier sira la lü. Il Bossi non vuole. Son tutti dipendenti di Roma e del Lassio. Chi möran…
La lega non vuole [salvare Alitalia]. Lo ha detto ieri sera quello là [qualcuno del partito durante una riunione]. Che muoiano…
Chissà se è una interpretazione giusta, però è credibile. Ci tiene di più il cavaliere a tenere in vita Alitalia, con i nostri soldi, regalando la parte buona a Colaninno e soci per lasciare a noi i debiti . Gli brucerebbe troppo non potersi far bello del "salvataggio", dopo che, insieme a quel bel tomo del Bonanni, ha mandato a culo il più vantaggioso accordo con i francesi.
Forse hanno ragione i lavoratori che ieri esultavano alla rottura delle trattative. "Meglio falliti che in mano a dei banditi". Ma la strategia di lasciarli a bagnomaria in attesa di una nuova Epifania alla fine magari paga e ancora una volta l'avrà vinta il signor B.
Si continua a volare... appesi a un filo. Fino a quando?

2008-09-16

Da lei mi lascerei davvero toccare...

Giannelli, corriere.it

Così quell'oca della Vezzali al Cav. Braghettoni mentre il "Dottor Fede" (Ma non è Vespa? Fa lo stesso!) gongola felice. Pura vaudville, senza alcuna relazione con l'informazione (quando mai a Porta a porta!?). Intanto il Cavaliere, con una incoronata miss Italia alla destra, gigioneggia tronfio. È lo stile del nostro presidente del consiglio, ben conosciuto e - secondo lui - apprezzato nel mondo.
Tutto ciò mentre l'economia internazionale è al tracollo, si ammazzano negri peggio dei cani (ma anche bianchi, ricordate Verona?), si bruciano Rom, si sprangano culattoni, si distrugge senza ritegno quel poco che resta della scuola e si vuol far credere ai poveri allocchi di italiani, che intanto si bevono qualsiasi cosa, di rimettere in volo la flotta di bandiera regalando quel poco restante di buono a Marcegaglia & C. e lasciando sul gobbo degli italici allocchi di cui sopra gli stratosferici debiti di Alitalia, per di più con l'aggiunta di quelli di Air One. Bah!

2008-09-11

Primi in Europa per telefonini e televisioni... e abbiamo anche una squadra di club campione del mondo, la mia!

Questa la rivendicazione dell'ineffabile cavalier B a Londra davanti al primo ministro britannico Gordon Brown. Una volitiva risposta ai giornalisti che gli ricordavano la stagnazione economica nella quale è impantanata l'Italia, ultima per crescita in Europa. "Sono alla guida di un paese solido e ottimista" ha proseguito dimentico del fatto di essere presidente non solo di una squadra di calcio, ma anche della nazione prima in Europa per morti in incidenti sul lavoro e incidenti stradali. Poi ha riso soddisfatto mostrando orgoglioso la dentatura da caimano sotto il parrucchino incatramato.
Forse qualcuno dovrebbe ricordargli che avere più telefonini e televisioni non è esattamente un indice di civiltà specie se si considera che un terzo degli italiani non è in grado di leggere e comprendere il significato di un semplice testo scritto ed un altro terzo rischia l'analfabetismo di ritorno.
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